"Da questa sconfitta fiorirà la futura vittoria. 'L'ordine regna a Berlino!'. Stupidi assassini! Il vostro ordine è costruito sulla sabbia. Già domani la rivoluzione si rimetterà in piedi e con un suono di tromba annuncerà, con vostro profondo orrore: 'Ero, sono, sarò!'"
Rosa Luxemburg, il giorno prima di essere catturata e uccisa.

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Ordine del Giorno – Azione dei nostri istituzionali riguardo al caso “Casa Pound”

Attivo dei Giovani Comunisti Napoli 14/10/2009
Approvato all’unanimità

È ormai trascorso più di un mese da quando i "bravi ragazzi" di Casa Pound, organizzazione neofascista e xenofoba, hanno occupato un ex monastero nel cuore della città di Napoli, in un quartiere, Mater Dei, che è uno dei simboli della liberazione del popolo partenopeo dal nazifascismo. Questi "fascisti del terzo millennio", come essi stessi si definiscono, vogliono far credere di aver occupato una struttura comunale abbandonata a sé stessa per restituirla alle fasce sociali più deboli, ma la realtà dei fatti é ben diversa: si tratta di individui che praticano atti di vero e proprio squadrismo fascista contro militanti di sinistra, immigrati e omosessuali e che professano idee apertamente naziste. I movimenti sociali, l'ANPI, gli studenti, gli intellettuali e tutte le forze democratiche cittadine hanno immediatamente dato vita ad una forte mobilitazione, riportando al centro delle lotte quell'antifascismo che le istituzioni locali sembrano aver dimenticato. Qualche settimana fa, migliaia di persone sono scese in strada per rivendicare l'importanza fondamentale di un valore basilare della nostra Costituzione e per chiedere l'immediato sgombero della struttura occupata. I Giovani Comunisti stanno partecipando attivamente alla costruzione di una Rete antifascista e antirazzista che, seppur con molti limiti, ad oggi sembra essere uno dei pochi soggetti politici che ha la volontà di portare avanti la lotta. Tuttavia, la (non) risposta del Sindaco Iervolino e dell'intera Giunta comunale ha coinciso con la mancanza di una presa di posizione netta riguardo alla presenza neofascista e al dilagare di tali violenze. Purtroppo non é affatto sufficiente stigmatizzare l'accaduto dalle pagine dei giornali oppure semplicemente garantire una presenza individuale alle pubbliche iniziative; é necessario che, anche attraverso il confronto con la base militante del Partito napoletano e con quanto resta delle strutture organizzate della federazione provinciale, il Partito proceda da un lato alla costruzione di un’iniziativa pubblica volta a proiettare verso l’esterno il nostro punto di vista riguardo la vicenda di Casa Pound e i contenuti che riteniamo cardini della tematica antifascista; dall’altro a porre in essere iniziative istituzionali che abbiano come obiettivo non negoziabile lo sgombero dello stabile di Materdei, rigettando con assoluta fermezza il parallelo tra i fascisti di Casa Pound ed i centri sociali autogestiti occupati.
Ci sembra quindi innanzitutto doveroso chiedere ai rappresentanti del nostro Partito in seno all’Amministrazione Comunale di battersi con tutte le forze e i mezzi che hanno a disposizione per arginare dal punto di vista politico, sociale e culturale qualsiasi richiamo all'ideologia fascista, ed insistere con ogni mezzo sulla necessità e l'urgenza dell'attuazione dell'ordinanza di sgombero, senza lasciare che la logica del mantenimento di certi "equilibri interni" alla Giunta stessa possa essere un ostacolo alla piena e continua affermazione dell'ANTIFASCISMO, valore per la cui difesa i Giovani Comunisti e tutti i militanti del Partito della Rifondazione Comunista lottano quotidianamente. In caso contrario, riteniamo necessario che, proprio in virtù della difesa di quei valori democratici e costituzionali che dovrebbero stare a cuore ad ogni comunista, i Giovani Comunisti debbano pubblicamente prendere le distanze dall’operato degli istituzionali del Partito.

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