"Da questa sconfitta fiorirà la futura vittoria. 'L'ordine regna a Berlino!'. Stupidi assassini! Il vostro ordine è costruito sulla sabbia. Già domani la rivoluzione si rimetterà in piedi e con un suono di tromba annuncerà, con vostro profondo orrore: 'Ero, sono, sarò!'"
Rosa Luxemburg, il giorno prima di essere catturata e uccisa.

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Ordine del Giorno sulle regionali - Attivo GC Napoli

Attivo provinciale Giovani Comunisti – Federazione di Napoli
14/10/2009 (aggiornato al 19/10/2009)

Ordine del giorno (approvato)

Dopo otto anni di governo del centro-sinistra in regione Campania e di partecipazione del nostro partito alle giunte guidate da Antonio Bassolino è arrivato il momento di un bilancio definitivo su questa esperienza. Non si può non rilevare che su tutti i temi fondamentali per il nostro partito e per i giovani Comunisti questa vicenda politica è stata fallimentare. Dal terreno ambientale, a quello della difesa del lavoro, passando per formazione, sanità ed istruzione, quelle giunte hanno rappresentato tropo spesso per noi una controparte. La nostra presenza in ruoli di governo di primo piano non è riuscita a modificare il quadro ed il nostro partito è oggi percepito come parte del sistema di potere bassoliniano, cioè come parte del problema.

I Giovani Comunisti di Napoli, tenuto conto di tale valutazione, considerano necessaria e inderogabile la costruzione di un’alternativa strategica e programmatica al passato corso. Si profila infatti, a fronte della marea montante delle destre, la costituzione di un’alleanza di centro-sinistra in diretta continuità con il presente, una sorta di bassolinismo senza Bassolino, che ne rimane in ogni caso deus ex machina.

La necessità della ricostruzione e del rilancio dei Giovani Comunisti e del partito tutto passa secondo noi anche per una svolta nelle scelte di collocazione istituzionale, nella nostra regione in cui il centro-sinistra mostra probabilmente la sua faccia peggiore nel Paese. Intendiamo questo processo a partire dal lavoro sociale, dalla presenza nelle lotte e nei movimenti. Pensiamo che la nostra partecipazione al governo della regione Campania abbia costituito un ostacolo a tale radicamento sociale. Troppo spesso ci siamo trovati a mobilitarci sui territori contro le scelte di una giunta di cui pure facciamo parte.

Riteniamo fondamentale proseguire nel percorso di costruzione di un’alternativa di sinistra iniziato con le elezioni provinciali, da noi interpretate come l’inizio di un processo e non come una momentanea scelta tattica.

Riteniamo che rimettere al centro dell’agenda politica la questione meridionale sia assolutamente essenziale per rilanciare la Campania e tutto il mezzogiorno.

Riteniamo decisiva per l’esistenza della nostra esperienza politica la presenza tra i giovani, gli studenti, i lavoratori, i ceti popolari, e non una mera presenza istituzionale che però ci metta in cattiva luce con coloro che vogliamo rappresentare. Una scelta elettorale discende da una linea politica e non viceversa, pena lo sfaldamento ulteriore delle nostre forze militanti.

Come Giovani Comunisti di Napoli invitiamo il partito tutto ad una partecipata discussione di merito da compiersi nei tempi più rapidi possibile. Proponiamo che il partito si faccia promotore da subito della costruzione di una coalizione alternativa quanto più ampia possibile, a partire dalle nostre storiche rivendicazioni politico-programmatiche per la nostra regione.

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