LAMPEDUSA – Situazione gravissima al Centro di identificazione ed Espulsione di Lampedusa, dove un incendio ha distrutto buona parte di una palazzina dell’ex Cpt. Gli scontri e i tafferugli di questa mattina tra le forze di polizia ed i migranti reclusi nel centro, avrebbero provocato il ferimento di tre persone. Ma la situazione e letteralmente degenerata quando, per ragioni ancora da accertare, sono partite le fiamme che in pochissimo tempo hanno inghiottito l’intera struttura.
La tensione era scattata nella giornata di ieri, quando circa 300 tunisini hanno cominciato lo sciopero della fame per protestare contro il trasferimento di 107 loro connazionali a Roma, per essere successivamente rimpatriati.Questa protesta oggi si è trasformata in una vera e propria sollevazione generale. I migranti hanno, infatti tentato invano di sfondare dall’interno i cancelli del Cie. Secondo quanto viene riferito da voci, ancora tutte da verificare, i tunisini coinvolti negli scontri avrebbero poi ammassato materassi, cuscini e carta straccia per appiccare le fiamme.
Il Centro di identificazione, nonostante l’intervento di numerosi mezzi dei vigili del fuoco, è stato in poco tempo interamente distrutto. Una parte dei migranti è stata raccolta nei pressi della recinzione perimetrale del Cie, mentre un’altra è stata trasferita in cima alla collinetta che sovrasta la struttura.Le fiamme sono state sedate, così come la rivolta, ma alcune persone sarebbero rimaste intossicate dalla fitta coltre di fumo scaturita dall’incendio.
Fonte: Dazebao
La tensione era scattata nella giornata di ieri, quando circa 300 tunisini hanno cominciato lo sciopero della fame per protestare contro il trasferimento di 107 loro connazionali a Roma, per essere successivamente rimpatriati.Questa protesta oggi si è trasformata in una vera e propria sollevazione generale. I migranti hanno, infatti tentato invano di sfondare dall’interno i cancelli del Cie. Secondo quanto viene riferito da voci, ancora tutte da verificare, i tunisini coinvolti negli scontri avrebbero poi ammassato materassi, cuscini e carta straccia per appiccare le fiamme.
Il Centro di identificazione, nonostante l’intervento di numerosi mezzi dei vigili del fuoco, è stato in poco tempo interamente distrutto. Una parte dei migranti è stata raccolta nei pressi della recinzione perimetrale del Cie, mentre un’altra è stata trasferita in cima alla collinetta che sovrasta la struttura.Le fiamme sono state sedate, così come la rivolta, ma alcune persone sarebbero rimaste intossicate dalla fitta coltre di fumo scaturita dall’incendio.
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