"Da questa sconfitta fiorirà la futura vittoria. 'L'ordine regna a Berlino!'. Stupidi assassini! Il vostro ordine è costruito sulla sabbia. Già domani la rivoluzione si rimetterà in piedi e con un suono di tromba annuncerà, con vostro profondo orrore: 'Ero, sono, sarò!'"
Rosa Luxemburg, il giorno prima di essere catturata e uccisa.

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Presidio Antifascista

Venerdì 20 Febbraio, ore 12 piazzale Tecchio (fuori la facoltà di Ingegneria)

Con la proposta di legge 1630, il governo Berlusconi intende equiparare il ruolo ed il valore dei repubblichini (fascisti rimasti fedeli a Mussolini nella Repubblica di Salò) a quello dei Partigiani, annullando il carattere antifascista della Repubblica italiana, e cancellando il valore storico e fondativo della Resistenza. Il suddetto ddl non è un caso isolato, ma rientra in una politica di revisionismo attuato dal governo Berlusconi, parte di una più generale svolta reazionaria dell'esecutivo. Tale manovra comprende l'attacco alla Costituzione portato avanti in occasione del caso Englaro. Il governo, inoltre, non si limita ad attaccare i valori Antifascisti, ma, legittima la violenza fascista e razzista: le famigerate "ronde" padane e i raid nei campi rom, gli ennesimi atti di violenza gratuita verso immigrati, e, non ultime, le cariche della polizia agli operai di Pomigliano che lottano per la difesa del proprio posto di lavoro, non sono casualità. Inoltre, in questo clima, gruppi dichiaratamente fascisti ritrovano agibilità: le violenze squadriste di Piazza Navona dello scorso ottobre trovano una triste eco nelle azioni provocatorie della scorsa settimana presso la facoltà di Ingegneria, con la comparsa di scritte e simboli fascisti a Piazzale Tecchio in occasione del 10 Febbraio, giornata simbolo del revisionismo storico fascista.

La difesa dei valori Antifascisti è quindi una necessità non solo per difendere la memoria storica, ma per evitare che derive autoritarie si ripetano oggi, nel tentativo di gestire la crisi economica! Diciamo no al fascismo e alle politiche reazionarie del governo a partire dai nostri luoghi di studio e di lavoro!

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